UFFAAAAAAAAA...SI PERO'...PER ESSERE BIODINAMICI BISOGNA STUDIARSI PRIMA TUTTA L'ANTROPOSOFIA...
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Nel Libro "ABBIAMO CONOSCIUTO RUDOLF STEINER" Terra biodinamica editrice, che vi consiglio di leggere, E. Pfeiffer, uno dei principali collaboratori di Rudolf Steiner, riporta la seguente testimonianza: un giorno ho chiesto a Rudolf Steiner se l'agricoltura biodinamica la dovevano fare solo gli agricoltori antroposofi e Lui rispose " No, la biodinamica la devono fare tutti, indipendentemente dal fatto che siano antroposofi". 

In questa preziosa sua testimonianza, Pfeiffer ricorda anche, che nella fase di ricerca Rudolf Steiner non diede loro alcuna spiegazione su ciò che stavano facendo ma semplicemente gli diceva fate questo e questo, fate così ecc., e la cosa che lo colpì è di come Steiner lavorasse obiettivamente, cioè non prendendo le mosse da concetti astratti ma partendo dai dati di fatto. 

Inoltre, ricorda Pfeiffer, che Steiner affermò che nel corso dello sviluppo del lavoro antroposofico vi erano due tipi di persone: gli anziani che comprendevano tutto ma poi non accadeva nulla e i giovani che non capivano nulla ma eseguivano subito ciò che veniva detto loro e che di fatto mettevano in pratica gli insegnamenti antroposofici.

Al termine del Corso di Agricoltura che si è svolto dal 7 al 16 giugno 1924 a Koberwitz presso Breslavia, nel castello del Conte e della Contessa Keyserlingk, Pfeiffer chiese a Steiner se era opportuno, prima di diffondere il metodo, di fare delle prove sperimentali. 

Steiner diede invece indicazioni affinché il metodo fosse subito applicato sulla maggior superficie della Terra, per guarire la Terra e per migliorare in notevole misura la qualità alimentare dei prodotti agricoli. L'alimentazione, contrariamente a quanto si crede oggi, è di notevole importanza perché è proprio tramite la "forza" insita nelle piante che l'uomo riceve a sua volta la forza per agire al meglio anche sul piano Spirituale. Ricordiamoci che la Terra è un pianeta che vive nell'ambito di un sistema solare ed è in stretta correlazione con tutti gli altri pianeti e le stelle. 

Le piante vivono e sono a stretto contatto con tutto il cosmo, anche qui cè poco da ridere basta andare a vedere i numerosi lavori scientifici fatti da Maria Thun, Kolisko, Pfeiffer, ecc.. La pianta è l'unica fabbrica vivente che cè sulla Terra dato che riesce ad elaborare elementi organici partendo da elementi inorganici, e tutto ciò si riflette positivamente (se si fa agricoltura biodinamica) sull'intera catena alimentare al cui apice si trova l'uomo.



Purtroppo vivendo in una società da karaoke, si spendono miliardi per cercare la vita sui pianeti come marte, giove, saturno, ecc, ma zero lire in quest'altro tipo di indagine che richiede tempo e pazienza, e tutti i ricercatori biodinamici aimè si devono autofinanziare le ricerche e ovviamente i mezzi che hanno ha disposizione sono molto limitati. 

Tra le molte cose che erano oggetto di discussione e confronto tra Pfeiffer e Steiner, quest'ultimo gli sottolineò che " se non si lavora economicamente, cioè in modo redditizio, non va assolutamente". Questa fu una delle ragioni per cui Steiner pretese che agli studi di scienze naturali fossero affiancati materie e lezioni di economia politica. Desidero infine riportare una piccola parte della relazione che Rudolf Steiner svolse a Dornach il 20 giugno del 1924 di ritorno dal corso di Koberwitz e che potete trovare riportate nel libro Impulsi Scientifico Spirituali per il Progresso dell'Agricoltura - Editrice Antroposofica. 

Sono parole che ho sempre ricordato ai molti filosofi teorici antroposofi che ho incontrato sul mio cammino, che amano molto le parole ma che di fatto non fanno fatti: "le manchevolezze che nell'operare antroposofico possono insorgere con grande facilità nascono proprio perché da un lato quel che è spirituale non trova il passaggio alla vita reale e rimane una specie di teoria, una specie di fede nelle parole (neppure una fede nei pensieri, ma una fede nelle parole), mentre dall'altro non si riesce a far capire giustamente che nella diretta azione pratica può realmente penetrare lo Spirito". Il Goetheanum quel giorno era strapieno per ascoltare questo Suo intervento.



foto di gruppo della famiglia Arcangeli con Lino, papà di Lorenzo (maglietta rossa).
Devo qui ringraziare Margherita Gabrielli, Professoressa ed esperta di Giotto, che ho incontrato all'inizio del mio cammino sulla biodinamica. Ricordo sempre con piacere quegli splendidi pomeriggi trascorsi a casa sua dove io giungevo carico di domande e dubbi, man mano che divoravo tutti i testi fondamentali di Steiner, e Lei sempre con grande disponibilità e con la Sua profonda esperienza in campo Antroposofico, mi ha aiutato a comprendere al meglio l'impulso di Rudolf Steiner.

La mia gratitudine nei Suoi confronti non ha limiti. Molti agricoltori applicano il metodo biodinamico perché hanno visto i risultati conseguiti in altre aziende biodinamiche e il loro intuito gli ha fatto capire, che sebbene la biodinamica è una cosa strana, però funziona, eccome se funziona, quindi imparano la tecnica e la applicano ma per svariate ragioni però non desiderano indagare oltre.

Tuttavia tale lavoro pratico li porta ad avere una visone più ampia sul mondo agricolo e quindi il loro modo di operare li rende coscienti dell'importanza di avere una Terra sana e viva. Compito pertanto di un bravo consulente (agricoltore o tecnico che sia) è quello di insegnare la tecnica agronomica biodinamica a livello pratico. Sarà poi nella libera scelta dell'agricoltore decidere se vuol approfondire o meno l'argomento. L'importante è che un altro pezzo di terra è stato riportato alla Vita, che si tutela l'ambiente, si tutela la salute dell'agricoltore, si producono alimenti dalle proprietà terapeutiche, scompaiono i fenomeni erosivi, si cura la natura che per questa giusta attenzione la natura ripagherà alla grande l'agricoltore e il consumatore.

Lorenzo ha un'azienda orticola di circa 7 ettari. Fino agli anni '90 faceva agricoltura chimica per passare poi all'agricoltura biologica e nel '93 all'agricoltura biodinamica. Quando porto i miei colleghi agronomi a visitare questa azienda mi diverto a fare loro un piccolo scherzetto.
Dovete sapere che in questa zona i terreni sono limosi-argillosi, privi di sassi, e quindi chiunque capita in questo territorio, girando per le strade, dice "che splendidi terreni fertili".

In effetti a prima vista le differenze non appaiono, sembra tutto uguale.


panoramica dell'azienda



A sinistra il suolo del vicino che fa agricoltura chimica a destra quello biodinamico
Per non fare troppo il cattivo mi porto sul confine tra l'azienda di Arcangeli e quella del suo vicino.

Quindi chiedo ai miei amici "perché semplicemente osservando l'azienda e confrontadola con quella del vicino, posso affermare, senza aver visto nessun documento cartaceo, che la sua azienda è perfettamente sana"?

A questo punto i miei colleghi iniziano a guardarsi intorno ma non riescono a trovare una motivazione, perché per loro il suolo del vicino chimico e quello di Lorenzo a prima vista sono uguali.

Già ma solo a prima vista, alla fine dopo tante ipotesi, senza mai avvicinarsi alla soluzione reale che tra l'altro sta sotto i loro piedi, eseguo la prova della vanga facendola sul confine delle due aziende, biodinamica e chimica. A quel punto e solo in quel momento gli occhi finalmente si aprono e rimangono esterrefatti nell'osservare le profonde differenze che ci sono tra i due suoli, che hanno la stessa natura geologica, ma che differiscono nell'applicazione del metodo colturale. Solo allora si rendono conto che il terreno del vicino, che apparentemente era uguale a quello di Arcangeli, è completamente morto.

Totalmente privo di vita e che è di fatto un sasso che acquisisce la sembianza di un suolo solo a seguito delle lavorazioni meccaniche ed in particolare a seguito della lavorazione con la fresa.
Il suolo di Lorenzo invece si presenta splendido, con una struttura glomerulare meravigliosa, dove basta passare un dito per aprirlo e notare l'infinità di radici che lo compenetrano e le radici sono di un colore bianco splendende segno inequivocabile che qui il motore di alimentazione è costitutito dalla struttura umica e colloidale e non dalla soluzione circolante come nel precedente caso.


si osservi la splendida struttura glomerulare del terreno biodinamico a sinistra mentre a destra si osservi il terreno completamente morto del vicino



una varietà autoctona di mais originaria del messico
Non cè quindi da meravigliarsi se le piante crescono perfettamente sane e con una qualità organolettica eccezionale.

E' questa la ragione per cui, dopo essere stato scoperto dall'Associazione Macrobiotica Italiana, questa gli acquista l'intera produzione ma addirittura tra i vari punti vendita e ristoranti macrobiotici sparsi per l'Italia c'è una strenua concorrenza per accaparrarsi i suoi prodotti.

L'Associazione Macrobiotica Italiana, ha dei propri tecnici che girano per le aziende che fanno agricoltura biologica e biodinamica.

A loro non interessano le eventuali certificazioni che le aziende possono avere poiché vogliono constatare di persona "come l'agricoltore lavora la terra e tratta le colture". Dopo questa attenta verifica, se l'azienda è ok allora l'AMI, procede all'acquisto dei prodotti anche se l'azienda non è certificata ai sensi del Reg. CE 2092/91 e successive modifiche ed integrazioni.


splendido suolo biodinamico pulsante di vita



le carote crescono insieme ai fagioli di cui dovete osservare la ricchezza di turbercoli radicali che praticamente ricoprono tutte le radici
Lorenzo e tutta la famiglia e anche il papà Lino che era all'inizio scettico sul metodo, sono orgogliosi, giustamente, dei meravigliosi risultati raggiunti, ma amareggiati poiché nonostante l'evidenza dei risultati, anche sul piano economico, gli altri agricoltori, sebbene riconoscono i meravigliosi risultati raggiunti, non si decidono ad applicare il metodo biodinamico.



le sue carote sono cosiì buone e perfette, nonostante che il suolo sia limoso-argilloso e non sabbioso che è quello preferito dai carotari chimici, che ormai non riesce a soddisfare più le richieste


il semenzaio di porri con i semi e le piantine che si produce lui ogni anno, si noti che non ci sono fallanze tra le piantine Lorenzo produce.

Inoltre dei porri dalla qualità eccezionale, assaggiare per credere.

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