Numerose sono le realtà agricole che sono passate dall'agricoltura chimica e/o biologica all'agricoltura biodinamica ottenendo in pochi anni risultati sorprendenti che possono così sintetizzarsi:

• abbattimento dei costi di - produzione; 
• qualità dei prodotti agricoli - eccezionale;
• migliore conservabilità del - prodotto (con conseguenti - benefici nei viaggi di consegna);
• scomparsa dei fenomeni di - erosione dal terreno;
• produzione di alimenti dalle - proprietà terapeutiche;
• sensibile e netto miglioramento di tutte le problematiche fitosanitarie;
• tutela delle falde freatiche;
• tutela della salute dell'agricoltore;
• tutela della salute del consumatore; tutela dell'ambiente; 

Tutto ciò lo si ottiene grazie al ripristino dell'HUMUS che solo ed unicamente con il metodo biodinamico può essere ricreato in tempi brevi. Ciò avviene, come spiegato alla pagina... (cosè l'agricoltura biodinamica), grazie a tutta un'insieme di azioni a cui si abbina il corretto uso dei preparati biodinamici. Questi agiscono come degli attivatori nei confronti della microflora e della microfauna del terreno. In un certo senso è come quando si fa il pane nel mescolare la farina con l'acqua e il sale, se poi non si aggiunge la pasta acida, l'impasto non lievita e si ottiene il pane azzimo. Aggiungendo un pizzico di pasta acida all'impasto, questo nel giro di breve tempo raddoppia, triplica il proprio volume e ciò avviene perché vi è una riproduzione accentuata della flora batterica. 

Con lo stesso principio i preparati biodinamici a fronte di una corretta pratica agronomica dell'azienda agricola sono in grado di ricreare in pochi anni l'HUMUS. Solo nell'agricoltura biodinamica si ha un incremento notevole di HUMUS in tempi cosi rapidi, tra i tanti esempi nelle immagini possiamo osservare i casi gia citati nella pagina... (cosè l'agricoltura biodinamica?) ... Ceglia Angelina, La Pisana, Arte e Orto dei Fratelli Zisa, Flli Ferrera, Coop. La Collina, San Gratiliano, De Angelis Marco. Tali risultati non si possono ottenere neanche se si portano sul terreno tonnellate di letame o concimi organici o lombrichi.




Si osservi in queste immagini come sono stati ridotti i terreni dopo 50 anni di agricoltura chimica. L'effetto specchio che si nota sul terreno arato è dovuto alla suola di compattazione che si forma quando la zolla passa sul versoio. E' veramente incredibile come tale problema sia totalmente ignorato.


La "prova della polvere". Prendendo in mano il terreno e lasciandolo cadere se si forma la polvere è il tipico segno di un terreno scarsamente fornito di vita. Purtroppo è l'immagine consueta che si osserva oggi in particolare quando vengono lavorati i terreni. 

In un terreno ricco di HUMUS la polvere si forma ma in minima entità poiché il "collante umico" detto "mucigell" tiene unite le singole particelle di terreno ed è così che si crea la "struttura umica e colloidale" scientificamente definita "gare".







Immagine moderna di un terreno tecnologicamente moderno infatti è morto






In questa immagine si può osservare, specie confrontadolo con le altre immagini, come la differenza tra un sasso e questa zolla di terreno biologico sia nulla. Eppure quando entro in azienda l'agricoltore con orgoglio mi fa vedere che cè il lombrico (si osservi il buco scavato dal lombrico). 

Ma il lombrico, contrariamente a quanto si crede, è l'ultimo in ordine di importanza tra la microflora e microfauna del terreno. Pertanto in questo terreno, condotto con il metodo dell'agricoltura biologica, i lombrichi ci sono ma il suolo è morto (come diceva quel famoso detto "l'operazione è riuscita ma il paziente è morto". Certo il fatto di rinunciare all'uso ai concimi chimici, diserbanti, antiparassitari ecc. è una cosa lodevole ed un primo importante passo per la rinascita dell'agroecosistema ma "è solo il primo passo... " ma la maggior parte si ferma qui aimè.




E poi dicono che la sabbia è sciolta. Ecco come si presentava il suolo sabbioso, in una azienda che applicava il metodo dell'agricoltura biologica da 8 anni. L'immaggine si commenta da sola.



Qui si può osservare la prova della vanga fatta su un medicaio di 4 anni in un'azienda biologica. Ci si aspetterebbe di trovare una splendida struttura glomerulare ma amara è la constatazione che il suolo è completamente morto. Molto spesso quando capito in aziende che hanno l'inerbimento permanente specie sulle colture arboree e/o prati polifiti, ne vanno fieri convinti che ciò sia la migliore soluzione ambientale.

Quanti prati morti oggi si possono osservare in giro e quante energie l'agricoltore impegna pensando, in buona fede, di fare il massimo del bene...

ed ecco invece i risultati dopo 1 anno di biodinamica con un prato polifita. L'immaggine è stupefacente osservate la grumosità del terreno ma in particolare lo sviluppo poderoso dell'apparato radicale che permea tutto il suolo e l'infinità di "radici bianche" segno evidente che la pianta vegeta in armonia (e questo è uno dei piccoli e grandi segreti dei biodinamici, il terreno viene lavorato dalle radici delle piante e non dai mezzi meccanici che servono solo per rifinire).

Quando il suolo è compattato le radici sono di colore scuro segno evidente che sono ricche di nitrati e ciò è dovuto che essendo il suolo compattato e la vita microbiologica è molto scarsa non avviene l'elaborazione degli elementi artificiali fertilizzanti e quindi la pianta non riesce a metabolizzare tutto l'azoto e si ipernutre di nitrati.
I nitrati si combinano con le ammine del sangue e si ottengono le nitrosammine che sono cancerogene.




Coltivazione di radicchio di treviso con il metodo biodinamico. Mauro Iob non riesce più a far fronte alle richieste dei consumatori per quanto è squisito. Il segreto di questa alta qualità? Si osservino le radici come sono di un bianco splendente segno inequivocabile che le piante sono cresciute su un terreno ricco di vita.



Altre immagini di apparati radicali. Si osservi le dimensioni dell'apparato aereo della pianta con le dimensioni delle radici. Non cè paragone e qui si può comprendere perché Rudolf Steiner ha detto che le radici delle piante equivalgono alla testa dell'uomo. Questo sviluppo cosi poderoso dell'apparato radicale lo si ha solo se le piante crescono su un suolo vivo altrimenti la stessa pianta svilupperà un misero apparato radicale e la pianta sarà debole e predisposta alle malattie e con prodotti di scarsa qualità (ricchi solo di acqua).

L'agricoltura biodinamica è la naturale evoluzione dell'agricoltura biologica ed i preparati biodinamici sono le nuove armi che Rudolf Steiner ha donato agli agricoltori per superare le nefaste conseguenze dell'avvento dell'agricoltura chimica. Attenzione però: i risultati agronomici descritti in questo sito si hanno solo se si applica correttamente il metodo biodinamico di agricoltura. Rendersi conto della effettiva evoluzione positiva dei terreni, delle piante, degli animali, nell'azienda agricola che inizia ad applicare il metodo biodinamico è estremamente semplice e lo si può fare attraverso la prova della vanga.



Notate invece in queste immagini come il suolo sia ricco di vita, nonostante sia stato lavorato potete osservare che le zolle rimangono "grumose".
Quando si entra in un'azienda biodinamica si nota subito il contrasto di colore con i terreni degli agricoltori confinanti. In primo piano il suolo biodinamico di un'azienda orticola sullo sfondo l'azienda del vicino che fa orticoltura chimica. L'immagine si commenta da sola.

Con una forca da terra basta porsi al confine dell'azienda biodinamica e di quella chimica o biologica, fare due prelievi e confrontarli. Se il metodo biodinamico viene applicato correttamente si vede chiaramente e senza alcuna possibilità di equivoco, la struttura umica e colloidale nel suolo biodinamico e tale struttura evolverà sempre di più di anno in anno, come ben si può notare in tutte le immagini. 

Tali risultati si notano già dopo il primo anno di applicazione del metodo biodinamico e dopo 4-5 anni la differenza del suolo biodinamico dalle aziende confinanti è totale e netta, ma tale differenza continuerà nel tempo purchè l'agricoltore sia costante nell'applicazione del metodo biodinamico di agricoltura. Se tali differenze non si notano significa che vi è qualche errore nell'applicazione del metodo biodinamico di agricoltura. La prova della vanga è inequivocabile e inconfutabile, tantè che tale metodo viene utilizzato dagli Ispettori della Demeter Australia per verificare se il metodo biodinamico viene applicato correttamente. 

E' una prova di esame rapida e semplice e incontestabile. Non è possibile ingannare sulla struttura umica e colloidale poiché solo se tutte le azioni citate alla pagina... cosè l'agricoltura biodinamica... vengono correttamente applicate insieme, si ottiene la formazione dell'HUMUS. In questi ultimi decenni molti agricoltori hanno applicato il metodo biodinamico solo a livello filosofico senza conseguire i risultati qui descritti. Se la natura viene rispettata questa premia l'agricoltore.



Noccioleto di Mauro Iob.
Si noti il vigore del prato polifita e facendo la prova della vanga osservate quale meravigliosa struttura umica si è formata in soli 3 anni di agricoltura biodinamica. Le nocciole sono dolcissime (e non amare come spesso capita di assaggiare) e forse pochi sanno che le nocciole sono ricchissime di fosforo, molto di più di quello che si trova nel pesce. Tantè che una volta i medici consigliavano alle mamme che avevano i figli che avevano scarsità di memoria di fargli mangiare un pugnetto di nocciole ogni mattina mentre vanno a scuola. 

Se l'agricoltura biodinamica oggi può essere applicata anche nelle grandi aziende agricole lo si deve ad Alex Podolinsky, responsabile della DEMETER AUSTRALIA, che grazie alla sua grande esperienza e professionalità ha tra l'altro sviluppato le macchine per dinamizzare e distribuire correttamente i preparati biodinamici. Senza questo sviluppo da Lui operato, la diffusione dell'agricoltura biodinamica sarebbe rimasta solo a livello hobbistico.


Confronto suolo biodinamico


a sinistra il suolo "morto" a destra il suolo pieno di "vita e di HUMUS"


Lo stesso suolo prima e dopo l'applicazione, tre anni, del metodo biologico-dinamico ( riconversione azienda agricola dall'agricoltura chimica all'agricoltura biodinamica e a orticoltura intensiva). Possiamo osservare a sinistra come il suolo sia completamente "morto" privo di qualsiasi traccia elementare di vita. 

Questa amara immaggine purtroppo non è una rarità ma è quella tipica dei terreni coltivati i tutta Europa e nel mondo ed è il risultato di 50 anni di agricoltura chimica. Un terreno ridotto in queste condizioni è soggetto all'erosione, fenomeno molto ben più grave del taglio dei boschi, e la pianta si nutre secondo il principio della "soluzione circolante". 

Il suolo è stato ridotto a queste condizioni a seguito dell'uso di concimi chimici, antiparassitari, diserbanti. Ma anche le errate lavorazioni del terreno, le errate rotazioni agronomiche, l'errata pratica del compostaggio del letame porta a questo risultato quindi non cè da stupirsi se anche in una azienda biologica aimè (sebbene non usa prodotti chimici) ci si trova di fronte ad un terreno che nutre le piante secondo il criterio della "soluzione circolante". 

A destra nvece possiamo osservare il terreno pieno di VITA quindi di HUMUS (questo essere vivente ucciso, maltrattato, ignorato). Il colore scuro non deve trarre in inganno, tale colore è dato non dall'apporto di concimi organici ma è il risultato di una corretta pratica agronomica (lavorazioni, rotazioni, sovescio o prato polifita composto, compostaggio, uso dei preparati biodinamici di alta qualità). Il colore scuro è determinato dalla ricchissima presenza di microflora e microfauna del suolo il cosidetto Edafon e pensate che in un grammo di quel terreno vi sono qualcosa come oltre un miliardo di esseri viventi (batteri, alghe, funghi, ecc). 

La cosa che lascia esterefatti per chi viene a visitare le aziende biodinamiche è che questa ricchissima struttura glomerulare, scientificamente chiamata Gare, penetra nel terreno per una profondità di ben 40-50 cm. Neanche nelle foreste vergini, dove le piante non sono toccate da secoli, si riesce ad avere una struttura cosi meravigliosa. Ecco perchè la qualità intrinseca e la conservabilità dei prodotti biodinamici sono imbattibili perchè la pianta viene "nutrita" da questo laboratorio chimico naturale. 

Erosione del suolo è un fenomeno sconosciuto poichè le singole particelle di terra sono tenute unite insieme dal loro legante naturale che è l'HUMUS, risultato che un agricoltore può solo sognare usando la fresa con cui si cerca di ricreare la struttura umica e colloidale ma essendo una strutura meccanica, morta, ovviamente non regge e cede ben presto e il suolo si ricompatta. Se nelle aziende biodinamiche si arrivano ad avere rese produttive maggiori, alta qualità del prodotto, alta conservabilità, riduzione dei costi di produzione, tutela dell'ambiente, tutela della salute dell'agricoltore e del consumatore, ripristino dell'agroecosistema è proprio perchè madre natura quando viene rispettata ripaga in grande misura. 

Economia dell'agricoltore - tutela dell'ambiente è un binomio che l'agricoltura biologico-dinamica ha da oltre 80 anni realizzato e dimostrato con i fatti in ben oltre 60 nazioni del mondo.

In queste immagini possiamo vedere l'azienda agricola La Pisana che ha una superficie di circa 300 ettari e che alleva circa 250 bufale. L'azienda faceva agricoltura chimica e verso la fine degli anni '90 sono passati all'agricoltura biologica. Ma dopo diversi anni i risultati erano molto deludenti. 

Nonostante ogni anno facessero la semina su sodo di tutti i prati polititi e concimassero utilizzando concimi organici 8e spendendo un capitale), il risultato finale era la crescita della sola camomilla. In particolare nell'immaggine si vede un'area di circa 20 ettari che era puro deserto. Nonostante tutti gli sforzi nulla cresceva in questa aerea specifica. 

A seguito di questa profonda delusione e della scarsità di risultati e tra l'altro i costi di gestione del biologico erano più alti del chimico decisero di lasciare l'agricoltura biologica e di ritornare all'agricoltura chimica. Però decisero di fare un ultimo tentativo e nel 1999 sono passati all'applicazione del metodo biodinamico di agricoltura.

Nel giro di 3 anni la situazione si è totalmente capovolta, come potete osservare dalla elevata qualità del prato polifita dove potete osservare quale meravigliosa struttura glomerulare si è formata. 

Oggi hanno una resa in foraggi che è la più alta delle migliori aziende convenzionali della zona, tenete presente che non si acquista più nessun concime biologico o chimico che sia ma viene valorizzato il letame delle bufale attraverso il compostaggio.

La qualità del foraggio è veramente eccezionale tantè che lo stato di salute delle bufale è migliorato notevolmente ed oggi si limitano ad effettuare i trattamenti sanitari obbligatori per legge.




Il terreno è diventato talmente morbido che ciò ha comportato una riduzione delle lavorazioni con conseguente risparmio di gasolio e manodopera. 

La qualità del latte è aumentata e nel caseificio aziendale vengono prodotte delle squisite mozzarelle e formaggi di bufala che vanno a ruba.







Molta attenzione viene posta alla cura del paesaggio considerato come valore intrinseco dell'attività agricola e quindi lungo i viali vengono piantate le sughere e intorno a quelle preesistenti il terreno non viene lavorato.








Claudio Menicocci conduce un'azienda agricola di 55 ettari di cui 35 ettari a vigneto e 20 ha a noccioleto. E' stato tra i primi a fare agricoltura biologica nel Lazio quando ancora non esisteva alcun tipo di regolamento sul biologico. 

Dopo tanti anni di corretta applicazione dell'agricoltura biologica, i risultati non lo soddisfacevano, così alla fine degli anni '90 è passato all'applicazione del metodo biodinamico di agricoltura di cui oggi è molto entusiasto.









Ha visto rinascere la sua terra e con esse le piante e non si stanca di ripetere che l'Agricoltura Biodinamica non è un'alternativa ma è la "vera nuova agricoltura".









Nella sua cantina avviene la trasformazione delle uve bianche e rosse da cui ottiene dei vini di alta qualità esportati in tutta Europa.








Ceglia Angelina, in mezzo al sovescio composto biodinamico da cui esprime tutta la sua gioia per l'agricoltura biodinamica.

Insieme a suo marito Hein Knoll, conduce un'azienda di 15 ettari circa di cui nove ettari a kiwi e 4 ettari a vigneto.





Tutti gli agricoltori che vengono a visitare la sua azienda rimangono esterefatti nell'osservare che qui il problema del mal dell'esca è stato risolto (ne col chimico né col biologico è possibile curare questa malattia ma ogni anno devono essere sostituite le piante colpite e il danno economico non è indifferente). 

Il suo vigneto è un trebbiano doc che ha oltre 40 anni non irrigato, e tutti gli dicevano che doveva tagliarlo.





Si noti la pianta di vite dove il mal dellâesca si è fermato e la pianta a ricacciato nuovi getti.

Invece si possono osservare le viti dove la malattia si è fermata e le piante hanno riemesso nuovi e vigorosi getti. Non usa più da anni nessun tipo di concime, non usa più RAME per la difesa fitosanitaria, ed ha una resa di circa 150 qli ad ettaro (massimo consentito dai disciplinari doc).

La sua uva, essendo di altissima qualità, finisce in Germania dove viene utilizzata per fare il concentrato per i succhi dei bambini. Angela ed Hein sono molto entusiasti dei risultati raggiunti, essendo passati direttamente dall'agricoltura chimica all'agricoltura biodinamica. 

Al momento della riconversione avevano un contenuto di sostanza organica dello 0,5 % ed oggi, dopo 7 anni di agricoltura biodinamica, hanno raggiunto il 6% e ripeto senza concimare. Tutto ciò è fantascienza per la scienza accademica ufficiale ma questi sono FATTI e non parole. Nella conservazione del Kiwi praticamente non conosco più la botrite e i frutti sono dolcissimi come il miele e finiscono tutti alle famiglie olandesi.



De Angelis Marco ha convertito la sua azienda dall'agricoltura chimica all'agricoltura biodinamica.

Durante la conversione mi ha nascosto che su una parte dell'azienda non dava i preparati biodinamici.

Ha fatto ciò proprio per mettermi alla prova e verificare se effettivamente questa biodinamica funzionava.


Grande è stato lo stupore nel vedere la sua terra rinascere e dire che la sua famiglia coltiva questi terreni da generazioni. Mai e poi mai aveva mangiato prima di oggi zucchine, pomodori, bieta, cavoli, broccoli, fagioli, insalate, così squistite.
Ma oltre al gusto è rimasto impressionato dalla conservabilità degli ortaggi che si potrae per molto tempo per non parlare della meravigliosa struttura del terreno. Tra l'altro i consumatori quando mangiano i broccoli gli fanno i complimenti, e oggi ovviamente i suoi ortaggi vanno a ruba, perché non si formano i gas nell'intestino, un'alta riprova della bontà del metodo biodinamico.



E come potrebbe essere diversamente, osservate quale meravigliosa struttura glomerulare si è formata in questo terreno argilloso.
Miliardi di microrganismi lavorano per far crescere bene le piante e per questo rispetto da parte dell'agricoltore la natura lo premia dato che le produzioni sono maggiori rispetto al chimico e al biologico. Nella parte di terreno dove non dava i preparati biodinamici, i residui vegetali impiegavano mesi prima di decomporsi e inoltre doveva usare la fresa per affinare il terreno a differenza invece di quello che avviene nella parte biodinamica, dove il terreno ha una struttura così glomerulare e morbida che si apre da solo.

Cari agricoltori svegliatevi la soluzione ai vostri problemi cè e si chiama agricoltura biodinamica.

L'unica agricoltura in grado di far rinascere un deserto è il metodo Biodinamico di Agricoltura